Per fare che il mare rimanga sempre la fonte di ogni piacere, ognuno deve poter navigare in tutta sicurezza.
Prima di levare l’ancora e di prendere il largo, consultate la regolamentazione marittima in vigore nella baia di Antibes Juan les pins.
Quando arrivate nel porto:
Chiamate il canale VHF 9, indicando il nome della vostra imbarcazione, le sue dimensioni e la durata di soggiorno desiderata. Durante l’approdo, vi chiederemo di compilare il modulo di iscrizione, fornirci una fotocopia del vostro documento di immatricolazione e i documenti dell’assicurazione dell’imbarcazione.
Vi invitiamo a prendere conoscenza della mappa del porto e vi chiediamo di rispettare tutte le regole del porto:
Negli ultimi vent’anni, l’ancoraggio delle navi nel Mediterraneo è stato progressivamente regolamentato e sottoposto a restrizioni sempre più severe, consistenti nell’obbligo di autorizzazione o di dichiarazione preventiva, nonché nella definizione delle zone in cui le navi possono o non possono ancorare.
Fino ad oggi, le restrizioni all’ancoraggio hanno riguardato principalmente le navi di grandi dimensioni. Dal giugno 2016, infatti, l’ancoraggio delle unità da diporto (yacht) di lunghezza pari o superiore a 80 metri, così come di tutte le altre navi superiori a 45 metri o con stazza lorda superiore a 300 UMS, è soggetto ad autorizzazione del CROSS MED, mentre le unità da diporto comprese tra 45 e 80 metri sono tenute a dichiarare preventivamente la loro intenzione di ancorare. È stata definita una linea costiera limite, al di là della quale le unità superiori a 24 metri non possono ancorare, così come sono state istituite zone preferenziali per l’ancoraggio delle navi tra 24 e 79 metri e zone obbligatorie per l’ancoraggio delle navi superiori a 80 metri.
Per le unità di dimensioni inferiori, sono state recentemente attrezzate (o sono in fase di attrezzamento) delle aree denominate ZMEL, al fine di accogliere le imbarcazioni all’ancoraggio su sistemi fissi più rispettosi dei fondali costieri.
Un nuovo passo normativo è stato compiuto con l’ordinanza del 16 giugno 2022 (ordinanza prefettizia n. 177/2022 che regola la durata dell’ancoraggio delle navi nelle acque interne e territoriali francesi del Mediterraneo), applicabile a tutte le unità, indipendentemente dalla bandiera, che navigano in zona costiera marittima nel Mediterraneo. Questo testo introduce il principio generale della limitazione temporale dell’ancoraggio.
La situazione varia a seconda che l’unità sia soggetta o meno ad autorizzazione di ancoraggio:
Per le unità da diporto (yacht) di lunghezza pari o superiore a 80 metri e per tutte le altre navi superiori a 45 metri o con stazza lorda superiore a 300 UMS, l’autorizzazione iniziale di ancoraggio sarà d’ora in poi concessa solo per un massimo di 24 ore, rinnovabili su richiesta per motivi legati alla sicurezza marittima, alle condizioni sanitarie, alle operazioni commerciali e tecniche (compreso il settore dello yachting), con un limite massimo di 72 ore.
Per le altre unità, l’ancoraggio è ora limitato a 72 ore. Tale durata può essere prorogata, per intervalli successivi di 72 ore, sotto la responsabilità del comandante della nave o del capo barca, per i medesimi motivi.
Questa limitazione della durata dell’ancoraggio non si applica alle zone di ancoraggio attrezzato (ZMEL).
Navi oltre 80 metri: richiesta di autorizzazione al CROSS MED, via VHF canale 16 o telefonando al +33 (0)4 94 61 16 16
Navi tra 45 e 79 metri diverse dalle unità da diporto: richiesta di autorizzazione al semaforo della zona, via VHF canale 16 e telefono:
• Semaforo – La Garoupe: +33 (0)4 93 61 32 77
• Semaforo – Saint Jean Cap Ferrat: +33 (0)4 93 76 04 06
• Semaforo – Dramont: +33 (0)4 94 82 00 08
• Semaforo – Caramat: +33 (0)4 94 79 80 28
Unità da diporto inferiori a 80 metri e tutte le unità inferiori a 45 metri: in caso di ancoraggio di durata superiore a 72 ore, richiesta di autorizzazione al semaforo della zona.
Per preservare la biodiversità marina dei fondali bassi del dipartimento, i pescatori professionisti e le autorità locali hanno creato delle riserve sottomarine vietate a qualsiasi tipo di pesca professionale e ricreativa. L’obiettivo è offrire alla fauna marina locale una rete di aree protette lungo il nostro litorale.
Consulta le mappe e le normative di queste zone in questo documento.