Il porto Vauban concentra forti pressioni ecologiche ed economiche. Situato ai piedi del Forte Carré, vicino al Cap d’Antibes e alle isole di Lérins, ospita specie protette e confina con spazi naturali sensibili e aree di protezione Natura 2000. È anche un importante centro delle attività marittime (yachting, diportismo, nautica, cantieri navali, pesca, turismo, ecc.).
Per affrontare questa duplice sfida, il porto Vauban è impegnato in un approccio di gestione ambientale, che si è tradotto in un programma di certificazione e ha definito alcune priorità: qualità delle acque portuali, biodiversità, gestione dei rifiuti, performance energetica e controllo dei consumi.
Il porto Vauban si avvale del coinvolgimento di tutti i suoi attori (diportisti, professionisti, team) e di una rete di partner: Agence de l’eau Rhône Méditerranée Corse (Agenzia dell’acqua Rodano Mediterraneo, Corsica) Région Sud (Regione Sud), Union des ports de plaisance de Provence Côte d’Azur (Unione dei porti turistici della Costa Azzura), ville d’Antibes (città di Antibes) e communauté d’agglomération de Sophia Antipolis (comunità di agglomerato di Sophia Antipolis), Ecocean, Azur Trend (Ecotank), Pollustock, Ekopol.
Dal 2014, il porto Vauban procede verso la certificazione europea “Porti Puliti” e ha ottenuto nel novembre 2021 la certificazione “Porti Puliti Attivi nella Biodiversità”.
Grazie a strutture specializzate nello smaltimento dei rifiuti (domestici e assimilati, rifiuti legati alle attività di yachting e di nautica da diporto) e nella gestione delle acque reflue delle navi (tramite sistemi di pompaggio), il porto Vauban pone il controllo delle attività inquinanti al centro del proprio approccio ambientale.
Molti canali di raccolta differenziata sono stati gradualmente istituiti per valorizzare o smaltire i rifiuti: materiali, attrezzature, oli e liquidi, vernici, ecc. Il bilancio annuale riguardante la pulizia del porto Vauban evidenzia un tasso di riciclaggio/valorizzazione di quasi l’80% Inoltre, il porto organizza ogni anno la pulizia dei suoi fondali marini, che consente di raccogliere diverse tonnellate di rifiuti immersi. La qualità delle acque portuali viene monitorata annualmente tramite campagne di prelievo in sei siti distribuiti sullo specchio d’acqua al fine di misurare i principali parametri fisico-chimici delle acque.
Infine, grazie alla sua partnership con Azur Trend e il sistema Emergen’Sea, il porto Vauban beneficia, oltre dei suoi mezzi di intervento contro l’inquinamento accidentale, di un sistema di reperibilità funzionante 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 attivato in caso di inquinamento significativo.
I piccoli fondali costieri costituiscono spazi privilegiati per tutta la vita marina. Ospitano una fauna e una flora diversificate e rappresentano habitat fragili e minacciati dall’attività portuale e della crescente urbanizzazione litoranea. Consapevole della propria responsabilità di operatore, il porto Vauban ha implementato molte azioni al fine di proteggere e conservare la biodiversità. Si sono susseguiti diversi progetti:
Il progetto Cystore (2015-2018), progetto pilota condotto con il sostegno dell’Agenzia dell’Acqua del Rodano, Mediterraneo, Corsica, che ha permesso di reimpiantare ceppi di alghe del genere Cystoseira sulle opere in pietrame della diga principale del porto Vauban.
Nello stesso periodo, è stato realizzato un secondo progetto di ripristino ecologico con la società Ecocean e il sostegno dell’Agenzia dell’Acqua del Rodano, Mediterraneo, Corsica e quello della Regione Sud, basato sull’installazione di Biohut® in diversi punti del porto (capitaneria, pontili galleggianti). Questi habitat artificiali hanno l’obiettivo di ripristinare la funzione di vivaio e contribuiscono allo sviluppo e all’innovazione delle soluzioni di ripristino ecologico dell’ambiente marino. Attualmente, il porto ha 56 BIOHUT® installate principalmente nell’avamporto e di fronte all’ufficio della capitaneria di porto, nelle quali le larve e i piccoli pesci trovano cibo e riparo. Nell’ambito del monitoraggio ecologico effettuato da ECOCEAN, più di 60 diverse specie di animali e piante marine sono state osservate nelle nostre BIOHUT®.
Alcune azioni messe in atto riguardano la biodiversità terrestre nonché l’inverdimento dei terrapieni, la conservazione delle specie locali e l’eradicazione delle specie invasive.
Il porto Vauban si è posto obiettivi ambiziosi in materia di mobilità sostenibile. I veicoli operativi termici sono stati gradualmente sostituiti da una flotta di carrelli, veicoli utilitari e scooter elettrici. Il porto Vauban dispone anche di un parco di 8 biciclette elettriche per il personale operativo e di un parco di 20 biciclette elettriche prestate gratuitamente ai suoi clienti.
Nell’ambito del suo progetto architettonico, è stato rivisto l’intero ambiente atmosferico, vegetale e paesaggistico: percorsi paesaggistici, morsa dei parcheggi, inverdimento.
Il porto di Vauban dispone di 4 robot DPOL per la raccolta dei rifiuti galleggianti in punti strategici del porto.
La Promenade de la Mer, che collega la città vecchia alla capitaneria di porto, è stata progettata per evidenziare la ricchezza e la bellezza della biodiversità locale.
Passo dopo passo, i diportisti e i passanti sono invitati a conoscere le 10 specie principali che popolano le acque del porto grazie alle creazioni dell’artista Pascal Papalia collocate lungo la banchina. I codici QR installati lungo la passeggiata svelano ai curiosi i segreti di queste specie.
Il Porto di Vauban è coinvolto nella società TchaoMegot, che raccoglie e trasforma il materiale tossico e inquinante dei mozziconi di sigaretta in isolante per l’edilizia o per i tessuti.
Si tratta di un modo efficace per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, agendo per il disinquinamento e il riciclaggio ecologico al 100% di un rifiuto tossico.
Potete già trovare otto posacenere pronti all’uso nelle diverse aree del porto. (mappa a lato)
Nulla si perde, tutto si trasforma!